Bonjour tristesse (O. Preminger, 1958)
Bonjour tristesse (id.)
di Otto Preminger – USA 1958
con Jean Seberg, David Niven
**1/2
Visto in DVD.
Dal romanzo giovanile di Françoise Sagan, bestseller-sensazione dell'epoca, Preminger realizza un buon adattamento hollywoodiano che vanta le sue carte migliori nella prova degli interpreti principali e nei magnifici scenari della Riviera francese, ma che forse fatica a coinvolgere appieno lo spettatore nel dramma esistenziale di personaggi tanto egocentrici quanto superficiali. La ricca e viziata diciassettenne parigina Cecile (Jean Seberg, al suo secondo film e nel ruolo che ha fatto innamorare i critici e i registi della Nouvelle Vague) sta trascorrendo un'estate al mare sulla Costa Azzurra, all'insegna del divertimento e della spensieratezza, in compagnia dell'adorato padre Raymond (David Niven), vedovo e dongiovanni, e della più recente fiamma di quest'ultimo, la vacua bionda Elsa (Mylène Demongeot). Ma quando Raymond invita la stilista di moda Anne (Deborah Kerr), una vecchia amica di famiglia, a trascorrere qualche giorno con loro, le cose cambiano: l'uomo si innamora di Anne e le chiede di sposarlo. Preoccupata per i cambiamenti che la donna porterebbe nella loro vita, Cecile complotta per separare i due e impedirne il matrimonio; ma il successo del suo piano condurrà a una tragedia inaspettatata e al rimorso che segnerà il resto delle loro edonistiche esistenze. Strutturato in una narrazione a flashback (le scene nel presente sono in bianco e nero, quelle nel passato a colori: notevole il contrasto fra la grigia Parigi, simbolo di una tristezza ormai consolidata, e l'azzurro mare dei ricordi, quando la tragedia era ancora di là da venire) che mette sempre e comunque il punto di vista di Cecile al centro dell'attenzione, il film racconta la storia di un complesso di Edipo al femminile: la complicità fra padre e figlia finisce con l'escludere dalla loro vita qualsiasi possibilità di crescita e di cambiamento. Da segnalare le brevi comparsate di Juliette Gréco (la cantante nel cabaret) e Walter Chiari (il "sudamericano" Pablo).