16 aprile 2012

Fearless Hyena (Jackie Chan, 1979)

Jacky Chan la mano che uccide (Xiao quan guai zhao)
di Jackie Chan – Hong Kong 1979
con Jackie Chan, James Tien
**1/2

Rivisto in divx, in originale con sottotitoli inglesi.

Reduce dal successo dei due film diretti da Yuen Woo-Ping ("Drunken master" e "Snake in the eagle's shadow") che lo avevano fatto diventare una star, Jackie Chan esordisce alla regia (in collaborazione con Kenneth Tsang) con una pellicola che da un lato ricalca il canovaccio classico di tanti altri gongfupian sul tema della vendetta e dall'altro porta avanti il suo programma di fondere le acrobazie e i combattimenti a base di arti marziali con una comicità slapstick che si rifà chiaramente al cinema muto. Il risultato è estremamente godibile: l'alternanza fra situazioni comiche (prevalenti in quasi tutta la prima parte della pellicola) e drammatiche (nella seconda) consente di mantenere il ritmo del film su alti livelli fino alla fine, mentre, dirigendo sé stesso, un Jackie in gran forma fisica ha la libertà di coreografare al meglio le proprie capacità da funambolo, senza appesantire la vicenda con elementi inutili e sottotrame parallele. Il giovane protagonista, che vive in un remoto villaggio, ha imparato il kung fu dal nonno Chen (un James Tien "invecchiato" ad arte), che però gli intima di non mostrare mai le proprie tecniche in pubblico: teme infatti che il malvagio ufficiale Yen (Yen Shi-kwan), acerrimo nemico del suo clan ribelle, scopra dove si è rifugiato. Quando il ragazzo, pur di guadagnare qualche soldo, accetta di diventare il maestro di una scalcinata scuola di arti marziali nel villaggio, accade proprio quello che si temeva: attira l'attenzione di Yen, che così rintraccia Chen e lo fa fuori. Per poterlo vendicare, Jackie è sottoposto a un duro addestramento da un misterioso vagabondo zoppo, Unicorn (Chen Hui Lou), che gli insegnerà una tecnica basata sulle emozioni (il celebre emotional kung-fu). Noto in Italia con il bizzarro titolo "Jacky Chan la mano che uccide" (la grafia Jacky compare anche nei credits dell'edizione originale), il film offre numerosi momenti da ricordare: per non essere riconosciuto dal nonno, Jackie combatte travestito da straccione strabico (con baffoni posticci, sulla musica della "Pantera rosa") o addirittura da donna (in una sequenza memorabile); e con Unicorn è protagonista di un insolito duello con le bacchette per il cibo. Spettacolare anche lo scontro con i tre sgherri di Yen armati di lunghe sciabole. Dean Shek fa un breve cameo nei panni del fabbricante di bare, mentre Lee Kwan è l'inetto proprietario della scuola di arti marziali che assolda Jackie per attirare nuovi studenti. La scena finale, in cui Jackie trasporta Unicorn in un carretto, è un omaggio/parodia (con tanto di musica) alla serie giapponese "Samurai" ("Lone Wolf and Cub").

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