21 giugno 2013

Giovane e bella (François Ozon, 2013)

Giovane e bella (Jeune et jolie)
di François Ozon – Francia 2013
con Marine Vacth, Johan Leysen
**1/2

Visto al cinema Apollo, in originale con sottotitoli (rassegna di Cannes).

La diciassettenne Isabelle, all'insaputa della propria famiglia e senza alcuna ragione apparente (non ha problemi economici, va bene a scuola, è bella e benvoluta da tutti), conduce una doppia vita come prostituta di alto bordo. La verità verrà a galla quando un anziano cliente, Georges, morirà d'infarto proprio mentre fa l'amore con lei. Dramma psicologico ambiguo e trattenuto, che indaga su un'adolescente introversa e malinconica, taciturna e quasi anestetizzata nei sentimenti. Il film è diviso in quattro "stagioni", ciascuna accompagnata da una canzone di Françoise Hardy: durante l'estate, Isabelle – in vacanza al mare con la famiglia – perde la verginità sulla spiaggia con un ragazzo tedesco, Felix, che poi sceglie di non rivedere più; in autunno la ritroviamo nei panni di "Lea" (il suo pseudonimo da escort), ma la sua esperienza come "bella di giorno" terminerà dopo la morte di Georges; in inverno, dopo che la polizia ha rivelato tutto alla famiglia, la ragazza comincia a frequentare uno psicanalista e cerca di andare incontro ai desideri di "normalità" della madre, accettando anche la corte di un compagno di classe, Alex; in primavera, dopo aver lasciato il ragazzo (che peraltro non ha mai veramente amato), riattiva il cellulare di "Lea" e riceve una chiamata da Alice (Charlotte Rampling), la vedova di Georges, che le chiede se può incontrarla... Trattenuto ed elusivo come la sua protagonista, il film ci lascia osservare Isabelle a lungo e da vicino (non mancano scene di nudo e inquadrature ai limiti del morboso), eppure la ragazza ci rimane estranea, lontana e impenetrabile (perché si prostituisce? per noia, per curiosità, per malessere?), non più "vera" della sua identità fittizia, proprio come resta estranea alla madre e alle persone che le stanno attorno.

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