17 settembre 2013

Questione di tempo (Richard Curtis, 2013)

Questione di tempo (About time)
di Richard Curtis – GB 2013
con Domhnall Gleeson, Rachel McAdams
***

Visto al cinema Arcobaleno, con Sabrina, in originale con sottotitoli (rassegna di Locarno).

Quando compie 21 anni, il giovane Tim scopre di essere in grado – come tutti gli uomini della sua famiglia – di viaggiare nel tempo: ma solo nel passato e solo in luoghi che conosce o dove è già stato. Trasferitosi dalla nativa Cornovaglia a Londra, sfrutta questa capacità per rimediare agli errori commessi e "aggiustare" le cose riguardo il lavoro, le amicizie e soprattutto l'amore, conquistando la bella Mary e mettendo su famiglia con lei. Con il passare degli anni, scoprirà che il dono del viaggio temporale è, tutto sommato, superfluo: quel che conta è vivere sempre la propria vita con ottimismo e curiosità, giorno dopo giorno. Il regista/sceneggiatore di "Quattro matrimoni e un funerale", "Love Actually" e "Notting Hill" travalica per una volta i ristretti confini della commedia romantica, che occupa soltanto una porzione della pellicola, addentrandosi in territori più vasti, all'insegna di una filosofia di vita che abbraccia ogni cosa: dal rapporto con il padre alla scoperta della bellezza che ci circonda. Un film rilassato, garbato, che non sfrutta il tema dei viaggi per tempo per imbastire una trama cervellotica (altrimenti, con gli inevitabili paradossi temporali che ne scaturiscono, non se ne uscirebbe più) ma per tessere un elogio dei sentimenti e dell'esistenza quotidiana: se a tratti rischia di risultare un pochino melenso, in altri momenti riesce a suscitare punte di vera commozione (come nel momento dell'addio al padre), e comunque garantisce sempre un sorriso grazie all'ironia british che lo permea. Paragonabile forse a "Ricomincio da capo" per la filosofia di fondo (ma non per l'atmosfera), è ricco di scene e di battute esilaranti ("Non mi tolgo le mutandine per la Scozia!"), sostenute da intepreti quasi perfetti (la maggior parte britannici e provenienti dal teatro): oltre all'ottimo Domhall Gleeson (figlio dell'attore Brendan) e all'adorabile Rachel McAdams (curiosamente già protagonista di un film su temi simili, "Un amore all'improvviso"), sono da segnalare Bill Nighy nel ruolo del padre, Lydia Wilson in quello della problematica sorella Kit Kat, e Vanessa Kirby in quello della bella Joanna. Memorabili in particolare il matrimonio di Tim e Mary (sulle note de "Il mondo" di Jimmy Fontana: un bell'omaggio per il cantante, scomparso solo pochi giorni fa), funestato dal vento e dalla pioggia, e il funerale del padre (su quelle di "Into my arms" di Nick Cave).

1 commento:

Sabrina ha detto...

Richard Curtis ritorna con maestria a creare le magiche atmosfere già evocate in Notting Hill. Da perfetto alchimista dosa tutti gli ingredienti nelle giuste quantità riuscendo a rappresentare un modo in cui regnano la dolcezza, la semplicità, il romanticismo, l'ironia e l'umorismo. Bravissimi gli attori che si integrano perfettamente con la sceneggiatura e bellissima colonna sonora. 4 Stelle. Capolavoro e personal cult.