8 novembre 2013

Sogni proibiti (Norman Z. McLeod, 1947)

Sogni proibiti (The Secret Life of Walter Mitty)
di Norman Z. McLeod – USA 1947
con Danny Kaye, Virginia Mayo
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Visto in divx.

Per evadere dalla grigia realtà che lo circonda (è dominato da una madre invadente, fidanzato con una ragazza insensibile, sfruttato da un capo che non riconosce il suo valore), il candido Walter Mitty si rifugia in frequenti sogni ad occhi aperti in cui, di volta in volta, si immagina come un coraggioso capitano di vascello, un esperto chirurgo, un impavido pilota d'aviazione, uno spregiudicato giocatore d'azzardo, un raffinato stilista, un abile cowboy, e conquista regolarmente con le sue prodezze la bella di turno. Questa ricca fantasia è forse stimolata dal suo lavoro: corregge infatti le bozze di riviste pulp che ospitano racconti d'avventura, d'orrore, sentimentali o polizieschi. Quando un giorno incontra per caso la bella Rossana (Rosalind nella versione originale), che lo coinvolge in una misteriosa avventura a base di spionaggio, omicidi e traffico internazionale d'opere d'arte, tutti i suoi conoscenti penseranno che si tratti solamente di un altro frutto della sua immaginazione... Tratto da un racconto di James Thurber, girato in un vivido technicolor e dominato dalla verve di Kaye (ma alcuni numeri comico-musicali risultano francamente datati per il gusto odierno), è un elogio dell'escapismo che, nonostante la sua ingenuità, è diventato un cult movie per una certa parte del pubblico americano, tanto che sta per uscirne un remake girato e interpretato da Ben Stiller. Chissà che non ne venga fuori qualcosa di buono, visto che il soggetto resta indubbiamente valido (per di più, spogliato dagli elementi comici e fantastici, è quasi "hitchockiano" nel suo coinvolgere una persona qualunque in una vicenda criminale e di spionaggio). Certo avrebbe meritato un regista più coraggioso o visionario al posto del mestierante McLeod (noto per lo più per aver diretto un paio di pellicole dei fratelli Marx nei primi anni trenta). Nel cast, che comprende anche Ann Rutherford, Fay Bainter e Thurston Hall, si riconosce Boris Karloff nel ruolo del killer-psicanalista.

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