24 gennaio 2015

Il postino suona sempre due volte (Tay Garnett, 1946)

Il postino suona sempre due volte (The Postman Always Rings Twice)
di Tay Garnett – USA 1946
con John Garfield, Lana Turner
***

Visto in divx.

Da un romanzo di James M. Cain (lo stesso che tre anni prima era stato alla base di "Ossessione" di Visconti), uno dei più celebri noir degli anni quaranta. Garfield è Frank Chambers, autostoppista irrequieto e giramondo, che viene assunto per lavorare presso un locale (tavola calda e stazione di servizio lungo la strada) gestito da Nick (Cecil Kellaway) e Cora Smith (una Turner forse nel suo ruolo più celebre). Lei, giovane e bella, sposata con un marito più anziano di lei e che non ama, fa ben presto perdere la testa a Frank: e insieme i due progettano di uccidere Nick, mascherando l'omicidio come un incidente. Ma il procuratore distrettuale sospetta di loro e fa in modo di metterli l'uno contro l'altro: anche se riescono a evitare la prigione, grazie ai maneggi di un astuto avvocato, i due sono costretti a una convivenza piena di tensioni, dubbi e rancori, incatenati l'uno all'altra da un rapporto di amore/odio che, unito ai sensi di colpa per l'omicidio commesso, non li lascerà per un attimo. Il titolo, spiegato nel finale, si riferisce al destino al quale non si può sfuggire, e alle conseguenze delle proprie azioni, che prima o poi bisogna pagare. I due sono personaggi reali e patetici, non veramente cattivi ma naturalmente nemmeno buoni: al di là del bene e del male, riflettono nel migliore dei modi le inquietudini e le contraddizioni di un'America che, dopo la seconda guerra mondiale, era ormai priva di ideali e di linee guida (il "sogno americano" era ormai tramontato da più di un decennio). Produttivamente parlando, la pellicola ebbe una lunga gestazione: appena dopo l'uscita del romanzo, nel 1934, a Hollywood entrò infatti in vigore il codice Hays di autocensura, che fece desistere i produttori dal realizzare una storia così incentrata su temi quali l'adulterio e l'omicidio. L'uscita, nel 1945, de "La fiamma del peccato" di Billy Wilder (con cui ha diversi spunti in comune, a partire dalla femme fatale che chiede a un uomo di uccidere il proprio marito) convinse infine la MGM che era giunto il momento per un adattamento del libro. Hume Cronyn è l'avvocato Keats, Leon Ames il procuratore Sackett. Nel cast anche Audrey Totter (la ragazza con cui Frank trascorre alcuni giorni in Messico) e Alan Reed (l'aiutante di Keats). Remake a colori nel 1981, con Jack Nicholson e Jessica Lange.

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