13 febbraio 2015

Delitto e castigo (Aki Kaurismäki, 1983)

Crime and Punishment - Delitto e castigo (Rikos ja rangaistus)
di Aki Kaurismäki – Finlandia 1983
con Markku Toikka, Aino Seppo
**1/2

Visto in divx, in originale con sottotitoli inglesi.

Rahikainen, ex studente di legge che ora lavora in una macelleria, uccide a sangue freddo con un colpo di pistola un ricco industriale, responsabile tre anni prima della morte della sua fidanzata in un incidente stradale. La polizia sospetta di lui, ma l'unica testimone che potrebbe comprometterlo, la giovane commessa Eeva, sceglie di non denunciarlo e lo invita invece a consegnarsi spontaneamente alla polizia. Combattuto fra il desiderio di fuggire (si procura persino un passaporto falso) e quello di costituirsi (seminando indizi a proprio sfavore), Rahikainen imbastisce una sorta di sfida psicologica con il commissario Pennanen, che indaga sull'omicidio e che, come in un gioco del gatto con il topo, tenta invece di spingerlo a confessare il delitto. Per il suo primo lungometraggio di finzione, l'allora ventiseienne Kaurismäki si rivolge a Dostoevsky, il cui celebre romanzo viene ambientato nella Finlandia contemporanea. A una narrazione fredda e lucida fanno da contorno battute taglienti ("L'assassino aveva un'aria da folle" - "Questo incrementa il numero dei sospetti") e uno stile già ben riconoscibile, fatto di dialoghi rarefatti e di sguardi profondi su visi per il resto impassibili: perfetto per i temi filosofici sui sensi di colpa e sulla punizione che il testo affronta, anche se corre il rischio di mantenere troppo distante lo spettatore dall'enigmatico protagonista. In un piccolo ruolo (quello dell'amico-collega di Rahikainen) c'è anche Matti Pellonpää, che diventerà un volto ricorrente nel cinema del regista. Sui titoli di testa e di coda, una canzone di Harri Marstio sul tema della "Serenata" di Schubert.

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