3 luglio 2015

I wish (Hirokazu Koreeda, 2011)

I wish (Kiseki)
di Hirokazu Koreeda – Giappone 2011
con Koki Maeda, Oshiro Maeda
***

Visto in divx, in originale con sottotitoli.

In seguito alla separazione dei loro genitori, i fratellini Koichi e Ryunosuke si ritrovano a vivere in due città diverse del Giappone: il primo a Kagoshima con la madre e i nonni, il secondo a Fukuoka con il padre. I due bimbi, che si tengono spesso in contatto, sognano di riunire in qualche modo la famiglia. E la notizia che un nuovo treno superveloce (Shinkansen) collegherà le due città stimola la loro fantasia, convincendoli che esprimendo un desiderio nel punto esatto in cui i treni che viaggiano nelle due direzioni si incrociano sarà possibile vederlo esaudito. Insieme ad alcuni amici, dunque, progettano un viaggio fino al punto intermedio del tragitto che li separa... Dopo lo sconvolgente "Nobody knows", Koreeda torna a raccontare storie di bambini: stavolta ne esce un film dolce e delicato, riflessivo e minimalista, che gioca intorno al concetto dei desideri e dei "miracoli" (il titolo originale, "Kiseki", significa appunto miracolo). Non solo i due piccoli protagonisti, ma tutte le persone intorno a loro hanno infatti dei sogni e dei progetti da realizzare: il padre vuole sfondare come musicista, la madre vuole trovare un lavoro e la stabilità, il nonno riuscire a preparare dei particolari dolcetti tradizionali, e naturalmente i vari amici e compagni di scuola hanno desideri che vanno dal semplice (imparare a disegnare bene, correre più veloce) al complesso (diventare un'attrice o un giocatore di baseball professionista) all'impossibile (riportare in vita un cagnolino morto). C'è anche chi ha ormai rinunciato al proprio sogno (la madre di Megumi, che ha messo da parte l'aspirazione di diventare attrice e proprio per questo è scettica nelle possibilità che la figlia percorra la stessa strada), o chi lo vede avverarsi quando meno se lo aspetta (i due vecchietti che ospitano i bambini nella loro casa, e che ritrovano – anche se solo per una notte – la gioia di avere una famiglia). La semplicità di fondo, il ritmo compassato e l'attenzione al quotidiano e alle piccole cose ne fanno una pellicola estremamente "giapponese", in grado di catturare nel migliore dei modi, senza retorica o sovrastrutture, la "sofisticata ingenuità" dell'infanzia e i traumi dei figli di genitori separati. Alla fine, né Koichi né Ryunosuke esprimeranno il desiderio che si erano prefissati, ma il viaggio potrà comunque dirsi pienamente riuscito come tappa del loro percorso di crescita (e di accettazione della realtà). Molto belle le scene che mostrano il vulcano attivo Sakurajima che sovrasta la città di Kagoshima (la cui cenere, eruttata quotidianamente, turba in modo particolare i pensieri di Koichi). I giovani attori che interpretano i due protagonisti sono fratelli anche nella vita reale. Nel cast, in piccoli ruoli, anche Nene Otsuka, Joe Odagiri, Yui Natsukawa, Kirin Kiki e Hiroshi Abe.

0 commenti: