8 novembre 2015

Star Wars: The Clone Wars (D. Filoni, 2008)

Star Wars: The Clone Wars (id.)
di Dave Filoni – USA 2008
animazione digitale
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Visto in divx.

Ambientato durante la "guerra dei cloni", ovvero esattamente fra gli episodi II e III della serie cinematografica, il primo lungometraggio d'animazione della saga di "Guerre stellari" è una delusione in tutto e per tutto. Realizzato fondendo insieme quelli che avrebbero dovuto essere i primi episodi dell'omonima serie televisiva ("The clone wars") uscita nel 2008, dopo che – a quanto pare – George Lucas rimase impressionato dalla loro qualità visionandoli sul grande schermo, il film è noioso, piatto e senz'anima: persino i tanto bistrattati capitoli della trilogia di prequel qualche emozione, sia pur negativa, ogni tanto riuscivano a suscitarla. Qui, invece, si succedono scene ed eventi di nessun interesse, serviti da un'animazione mediocre, da un character design retrò che produce personaggi legnosi e senza espressività (veicolata, al limite, soltanto dalla voce dei doppiatori, alcuni dei quali sono gli stessi attori dei film dal vivo), all'interno di una storia autoreferenziale, priva di sense of wonder e nemmeno vivacizzata dalle scene d'azione, che sono lunghe e tediose. A fianco di personaggi già noti, ma scritti con il pilota automatico (Anakin, Obi-Wan, Yoda), ci sono new entry dimenticabili, come la giovane Ahsoka Tano, saccente ed antipatica spalla/padawan di Anakin. La trama racconta del rapimento del figlio di Jabba the Hutt, al cui salvataggio si lanciano i nostri Jedi: guadagnarsi i favori di Jabba, infatti, può rivelarsi decisivo per le sorti della guerra, visto che gli Hutt "controllano le rotte commerciali sull'orlo esterno" (concetto ripetuto più volte a distanza di venti minuti: ogni tanto i dialoghi riassumono la situazione, rendendo evidente la natura originale del film, quella di più episodi della serie tv incollati insieme). Svolte, risoluzioni e battute sono pensate su misura per un pubblico di dodicenni, la qualità tecnica è poco più che televisiva, ma è tutto l'insieme a risultare superfluo e di scarso interesse, anche per chi si è visto tutti i film in live action.

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