2 febbraio 2016

Trash (Stephen Daldry, 2014)

Trash (id.)
di Stephen Daldry – GB/Brasile 2014
con Rickson Tevez, Eduardo Luis
*1/2

Visto in TV, con Sabrina.

Tre bambini di una favela brasiliana, che vivono rovistando fra i rifiuti di una discarica, trovano un portafoglio contenente le prove della corruzione di un importante uomo politico. Presi di mira dalla polizia e dagli sgherri al servizio dell'uomo, riusciranno con ostinazione a seguire gli indizi che li porteranno fino alla verità. Da un romanzo di Andy Mulligan, adattato da Richard Curtis (ma che ci fa qui?), una storiellina banalotta e retorica sulla bontà degli innocenti e contro la corruzione dei potenti. La confezione patinatissima e i toni avventurosi non mascherano i veri intenti del film, che vorrebbe iscriversi nel filone di "City of God" (di cui è una versione edulcorata in tutto e per tutto) o, magari, di "Slumdog Millionaire" (pellicole di registi occidentali su realtà "povere" e del terzo mondo, che sarebbero però molto più efficaci se fossero state girate direttamente da cineasti del luogo). Non si capisce bene a chi è rivolto: i protagonisti bambini e il meccanismo della caccia al tesoro sembrano quelli di una pellicola per adolescenti, ma i contenuti socio-politici sono più da spettatore adulto e radical-chic. In ogni caso, paternalista, evitabile e dimenticabile: metafore di grana grossa (i poveri trattati come "spazzatura", e che infatti proprio nella spazzatura vivono e sguazzano), temi sociali qualunquisti, con accuse mai circostanziate, e finale lieto e scontato come non mai (ci sono persino i soldi gettati al vento). Nel cast, fra gli "adulti", Martin Sheen (il prete), Rooney Mara, Wagner Moura e Selton Mello.

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