24 ottobre 2016

L'uomo del west (W. Wyler, 1940)

L'uomo del west (The Westerner)
di William Wyler – USA 1940
con Gary Cooper, Walter Brennan
**1/2

Visto in divx.

In una cittadina del Texas dove la legge non è ancora arrivata, l'autoproclamatosi "giudice" Roy Bean (Walter Brennan), proprietario del locale saloon, fa il buono e il cattivo tempo, appoggiando le ragioni degli allevatori di bestiame nella loro continua faida contro gli agricoltori e le famiglie di coloni che vorrebbero stabilirsi nella regione e recintare le terre destinate ai pascoli. I soprusi, i processi sommari e le maniere spicce dell'eccentrico Bean indispettiscono Cole Harden (Gary Cooper), pistolero di passaggio che interrompe il proprio viaggio verso la California per provare a portare la pace fra le due fazioni, spinto anche dall'affetto verso la giovane Jane (Doris Davenport), figlia di una famiglia di coltivatori. Sfruttando l'ossessione del giudice per l'attrice teatrale inglese Lillie "Jersey Lily" Langtry (Lilian Bond), di cui si finge conoscente, Cole gli strappa la promessa di destinare parte del terreno agli agricoltori: ma Bean non intende mantenere la parola e ordina ai suoi uomini di incendiare i raccolti dei coloni per costringere ad andare via... Ispirato a personaggi storicamente esistiti (Bean e Lily), il film ha il pregio di mettere in scena un conflitto (quello fra contadini e allevatori di bestiame) che ha caratterizzato a lungo il Texas e i territori di frontiera degli Stati Uniti negli anni dopo la Guerra Civile. Da notare come il contrasto fra coltivatori e cowboy si rispecchi in quello fra il "nomade" Cole e la "sedentaria" Jane (come la storia insegna, sarà quest'ultima ad avere la meglio). Se il tono del film non è sempre coerente (si passa da momenti decisamente comici, come la scena del "processo" di Cole e in generale tutta la parte dell'ossessione del giudice per Lily, ad altri assai drammatici, come la sequenza dell'incendio), la cosa migliore è il rapporto di amicizia-rivalità che si instaura fra i due protagonisti maschili, che non viene a mancare nemmeno durante e dopo la resa dei conti finale nel teatro dove Lily si esibisce (con le sedie vuote perché il giudice ha comprato tutti i biglietti pur di non dividere l'esperienza con nessuno). Premio Oscar a Brennan (il terzo in cinque anni) come miglior attore non protagonista.

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