8 novembre 2016

I magnifici sette (John Sturges, 1960)

I magnifici sette (The magnificent seven)
di John Sturges – USA 1960
con Yul Brynner, Eli Wallach, Steve McQueen
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Visto in divx.

I contadini di un piccolo villaggio messicano assoldano sette pistoleri affinché li proteggano dalle razzie del brigante Calvera (Eli Wallach). Remake in chiave western del capolavoro di Akira Kurosawa "I sette samurai", di cui riprende fedelmente trama e personaggi, e persino il messaggio umanista di fondo, con la dicotomia fra peones e pistoleros (la frase finale, "Ancora una volta hanno vinto i contadini. Noi abbiamo perso", è praticamente identica a quella del film giapponese). Grazie al cast stellare (i "magnifici sette" sono Yul Brynner, Steve McQueen, Charles Bronson, James Coburn, Horst Buchholz, Robert Vaughn e Brad Dexter) e alla trascinante colonna sonora di Elmer Bernstein (nominata all'Oscar ed entrata nella memoria collettiva), nonostante un inizio difficile al box office divenne ben presto un classico, tanto da dar vita a tre sequel e a una serie televisiva, oltre a generare a sua volta diversi remake (l'ultimo dei quali, quello di Antoine Fuqua, è uscito un mesetto fa). Come quasi tutte le pellicole chanbara di Kurosawa (da "La sfida del samurai", ricordiamo, fu tratto "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone), il film originale si prestava perfettamente a essere trasposto in uno scenario western. Certo, nella versione hollywoodiana si perdono parecchie sfumature, anche e soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi (il Chico di Horst Buchholz, giovane e immaturo, è infinitamente meno interessante del folle Kikuchiyo interpretato da Toshiro Mifune, per dirne una), ma resta comunque un'avventura epica, eroica e malinconica al tempo stesso, con un pugno di mercenari pronto a sacrificare le proprie vite per proteggere i deboli e gli indifesi, e dove per una volta i contadini messicani non sono visti come l'ultima ruota del carro ma hanno una loro dignità. Al punto che non pochi dei mercenari hanno la tentazione di appendere la pistola al chiodo e di cambiare vita. Come la pellicola giapponese, il film è essenzialmente diviso in tre sezioni: quella iniziale, con il reclutamento dei sette protagonisti; quella centrale, con i preparativi per la battaglia e i momenti in cui gli eroi e i contadini fanno la reciproca conoscenza; e quella finale, lo scontro vero e proprio con i banditi. Il carismatico cajun Chris (Yul Brynner), nerovestito come se fosse un cattivo, è il leader perfetto di un gruppo eterogeneo, che va dallo scanzonato Vin (McQueen), sempre a caccia di donne, al veterano Lee (Vaughn), che deve fare i conti con i propri fantasmi; dal mercenario Bernardo (Bronson), che diventa l'idolo dei bambini del villaggio, al sospettoso Harry (Dexter), convinto che i contadini nascondano un giacimento d'oro; dall'abile Britt (Coburn), esperto nel lancio del coltello, all'impulsivo Chico (Buchholz, al suo esordio americano), a sua volta ex contadino e l'unico che alla fine sceglierà di rimanere nel villaggio. Vladimir Sokoloff è il vecchio che consiglia ai contadini di assoldare dei protettori (il suo ruolo è ridotto rispetto all'originale, visto che manca la scena dell'assalto alla sua casa), Rosenda Monteros è la ragazza di cui Chico si innamora.

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