24 gennaio 2017

Non sparare, baciami! (David Butler, 1953)

Non sparare, baciami! (Calamity Jane)
di David Butler – USA 1953
con Doris Day, Howard Keel, Allyn McLerie
***

Rivisto in divx, con Sabrina.

La pistolera Calamity Jane, che si guadagna da vivere scortando le diligenze nei pericolosi territori del South Dakota infestati dagli indiani, è segretamente invaghita del tenente Danny Gilmartin (Philip Carey), che però – come tutti gli uomini del villaggio di Deadwood – non la considera come una donna per via dei suoi atteggiamenti ruvidi e del mascolino modo di vestire. Quando proprio Calamity porterà da Chicago la celebre attrice Adelaid Adams (in realtà la sua cameriera Katie Brown, che all'insaputa della stessa Jane si è sostituita a lei) affinché si esibisca nel saloon locale, il tenente perderà la testa per quest'ultima. E dopo aver smaltito la delusione, Calamity scoprirà invece di essere innamorata – e ricambiata – dal rude Wild Bill Hickok (“Bill il selvaggio” nel doppiaggio italiano), da sempre suo amico e compagno di avventure. Simpatico e vivace musical western, animato dalla verve di Doris Day e dal contrasto fra la femminilità di Katie e i modi bruschi di Jane (che, proprio grazie all'amica, saprà lentamente trasformarsi da maschiaccio in signora). Naturalmente siamo in pieno entertainment hollywoodiano: del personaggio storico di Calamity c'è ben poco in questa rappresentazione comica e romantica, così come ogni verosimiglianza storica è bandita nella descrizione di un west popolato da minatori e pistoleri ballerini e cantanti, che sbavano dietro alle attrici di città e si appassionano alle vicende sentimentali che si dipanano attorno a loro. Ma poco male: il divertimento disimpegnato, la contagiosa allegria e le belle canzoni – fra cui la più celebre (vinse il premio Oscar e fu rifatta, fra gli altri, da Sinead O'Connor) è sicuramente “Secret Love” – lo rendono uno dei film più gradevoli fra quelli di Doris Day, nonché un mio piccolo cult movie personale. È ispirato al precedente "Anna prendi il fucile" del 1950, anch'esso con Keel come protagonista maschile.

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