24 settembre 2017

Les bienheureux (Sofia Djama, 2017)

Les bienheureux
di Sofia Djama – Francia/Belgio/Qatar 2017
con Sami Bouajila, Nadia Kaci, Amine Lansari
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Visto al cinema Centrale, in originale con sottotitoli
(rassegna di Venezia).

Ambientato ad Algeri nell'arco di una giornata, un film corale per riflettere – attraverso gli sguardi di differenti generazioni – sul tragico passato del paese nordafricano (insanguinato dalla guerra civile), il suo difficile presente (fra i pericoli del terrorismo e la recrudescenza dell'integralismo religioso) e il suo incerto futuro (le cui speranze sono affidate ai più giovani, che sembrano peraltro ancora in cerca di una propria identità, sballottati fra mille contraddizioni). Samir (Sami Bouajila), medico che pratica aborti clandestini, e sua moglie Amal (Nadia Kaci) si recano a trascorrere la serata in casa di amici e poi al ristorante per festeggiare l'anniversario del loro matrimonio. I differenti punti di vista sul loro paese, che a differenza di altri non hanno mai abbandonato nemmeno negli anni più difficili, rischiano di dividerli: la donna, che ha perso ogni speranza in un rapido miglioramento delle cose, vorrebbe che il figlio Fahim (Amine Lansari) lasciasse l'Algeria per andare a studiare in Europa, mentre il marito crede ancora che possa esserci un futuro. Nel frattempo, Fahid bighellona con gli amici Reda (Adam Bessa), che in pieno fervore religioso vorrebbe farsi tatuare sulla schiena una "sura" del Corano, e Feriel (Lyna Khoudri), ragazza ribelle in cerca di autonomia e di libertà, con un tragico passato da dimenticare... Un grande lavoro di scrittura (non a caso la regista e sceneggiatrice, all'esordio, ha studiato letteratura) per una pellicola che riesce a dare voci uniche e credibili a tutti i personaggi, portando alla luce di volta in volta le individualità, le cicatrici nascoste, i sogni e le aspirazioni, le illusioni e la rassegnazione, la rabbia e il desiderio di trasgressione. Il film è infatti sfaccettato, espone diversi punti di vista e mette in scena in problemi e le contraddizioni di un paese che attraversa una fase di profondo cambiamento: in meglio o in peggio, la questione è tutta lì. Ma la cosa certa è che dipenderà dalle nuove generazioni.

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