2 ottobre 2017

L'inganno (Sofia Coppola, 2017)

L'inganno (The Beguiled)
di Sofia Coppola – USA 2017
con Nicole Kidman, Colin Farrell
**

Visto al cinema Colosseo, con Sabrina e Chiara.

Durante la guerra di secessione, un soldato nordista ferito viene accolto dalle occupanti di un collegio femminile, un edificio coloniale isolato fra i boschi della Virginia. Inizialmente intenzionate a consegnarlo alle proprie truppe una volta che si sarà ripreso, le ragazze – la direttrice Martha (Kidman), l'insegnante Edwina (Kirsten Dunst) e le cinque studentesse (fra cui Elle Fanning) – si ritroveranno invece a contendersi i suoi favori... Remake de "La notte brava del soldato Jonathan" di Don Siegel con Clint Eastwood: un remake pedissequo e piuttosto inutile, a dire il vero, perché non aggiunge né cambia nulla rispetto all'originale (se non forse dando un maggiore risalto alle figure femminili rispetto a quella maschile). Anzi, se vogliamo, diminuisce pure il livello di tensione e di ambiguità presente all'interno della storia, da un lato risultando carente nella caratterizzazione del caporale McBurney (Colin Farrell), assai meno focalizzata rispetto al medesimo personaggio interpretato da Eastwood, e dall'altro con una serie di passaggi frettolosi e a vuoto nel finale, che rendono più improbabile e macchinoso il crescendo drammatico della vicenda. Da salvare la fotografia di Philippe Le Sourd, con gli interni illuminati dalle candele e gli esterni con la luce che filtra dai rami del bosco. Ma per il resto, meglio (ri)vedersi la versione del 1971, da cui proviene praticamente tutto, intere battute comprese (come la Coppola abbia avuto il coraggio di farsi accreditare anche come sceneggiatrice, lo sa solo lei).

2 commenti:

Marisa ha detto...

E' un film che fa effetto a chi non ha visto l'originale del '71, molto bello.
La Coppola è una maestra nell'evocare le suggestive atmosfere vittoriane, le fanciulle vestite di bianco, i grandi boschi ombrosi...

Christian ha detto...

Sì, visivamente è bello, ma narrativamente lascia a desiderare: ci sono dei passaggi a vuoto (tutta la parte finale mi è sembrata troppo affrettata), e il personaggio del soldato non è ben caratterizzato, non si percepiscono appieno le sue motivazioni né il suo lato manipolatore, come invece avveniva nel film originale.