13 febbraio 2018

I lunedì al sole (F. León de Aranoa, 2002)

I lunedì al sole (Los lunes al sol)
di Fernando León de Aranoa – Spagna 2002
con Javier Bardem, Luis Tosar
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Visto in divx.

Ogni giorno è uguale agli altri a Vigo, sulla costa della Galizia, per un gruppo di operai rimasti disoccupati dopo la chiusura del cantiene navale per il quiale lavoravano. A tenerli a galla ci sono l'orgoglio, la dignità, l'amicizia e la solidarietà: ma non tutti affrontano la difficile situazione nello stesso modo. Santa (un Javier Bardem barbuto), disnivolto sindacalista, sotto processo per aver distrutto un lampione durante le proteste per la chiusura del cantiere, ciondola senza far nulla in particolare, si barcamena con piccoli lavoretti, sogna di emigrare in Australia ("Laggiù tutto è al contrario di qui") e cerca di tenere unito in qualche modo il piccolo gruppo di amici. José (Luis Tosar) soffre per dover dipendere economicamente dalla moglie Ana (Nieve De Medina), che lavora al mercato del pesce; Lino (José Angel Egido) continua a presentarsi a colloqui di lavoro, nonostante gli manchino i requisiti richiesti (soprattutto l'età e le competenze informatiche); Reina (Enrique Villén), che ha trovato un impiego come sorvegliante in un cantiere vicino allo stadio, permette agli amici di entrarvi di notte per poter guardare a sbafo le partite; Amador (Celso Bugallo), quello caduto più in disgrazia, passa le giornate a bere e a filosofare; e infine Rico (Joaquìn Climent), con i soldi della liquidazione, ha aperto un bar che funge da punto di ritrovo per tutti gli altri, aiutato dalla giovane figlia Nata (Aìda Folch). Una pellicola corale ed episodica, con l'obiettivo di descrivere una situazione sociale e un'atmosfera proletaria più che una storia vera e propria (non c'è una trama o una conclusione precisa). Delicata, intensa, mai melodrammatica, con una sceneggiatura ricca di piccoli episodi e momenti significativi (la serata di babysitteraggio, con una rilettura "sociale" della fiaba della Cicala e della Formica; i tentativi di riemergere e di riappacificarsi con il mondo; il funerale dell'amco suicida) che fa emergere l'umanità di personaggi sconfitti eppure mai disposti ad arrendersi: una delle migliori pellicole sul tema della disoccupazione (dai toni più leggeri ed equilibrati rispetto, per esempio, alla durezza e al manicheismo di un Ken Loach), nonché il film che ha rivelato (anche internazionalmente) il regista. Ottimi tutti gli interpreti. Nella colonna sonora, fra le altre, si sentono Tom Waits, "La mer" e "Volare" in versione spagnola.

2 commenti:

Ismaele ha detto...

l'avevo visto al cinema, a suo tempo.
gran film, con Javier Bardem e Luis Tosar a inizio carriera.
peccato che Fernando León de Aranoa abbia fatto pochi film, tutti di qualità medio-alta.

buone visioni :)

Christian ha detto...

È un regista che conosco ancora poco, ma lo approfondirò! :)
Gli attori sono fenomenali.