5 aprile 2018

Executioners (Johnnie To, 1993)

The Heroic Trio 2: Executioners (Xian dai hao xia zhuan)
di Johnnie To, Ching Siu-tung – Hong Kong 1993
con Anita Mui, Michelle Yeoh, Maggie Cheung
**

Visto in DVD, in originale con sottotitoli inglesi.

È il seguito di "The heroic trio", girato nello stesso anno e con le stesse attrici. Questa volta il coreografo Ching Siu-tung è accreditato esplicitamente come co-regista (e in effetti gran parte del film, soprattutto nelle scene d'azione acrobatiche, mostra i segni del suo stile, mentre a Johnnie To si devono forse l'atmosfera retrò e la contorta trama a sfondo politico). Un'esplosione nucleare ha contaminato le riserve d'acqua del pianeta, costringendo il governo a razionarle. Il folle scienziato Kim (Anthony Wong), che afferma di aver inventato un sistema per purificare l'acqua, aspira a dominare il mondo e si allea con un colonnello dell'esercito (Paul Chun) per compiere un colpo di stato. A questo scopo sobilla le proteste e i disordini di piazza attraverso un "leader spirituale" (Takeshi Kaneshiro) che poi fa assassinare a tradimento. Quanto alle nostre tre eroine, Tung/Wonder Woman (Anita Mui) si è ritirata a vita privata per accudire sua figlia Cindy (o Charlie, nella versione doppiata in inglese), ma tornerà in azione per vendicare il marito Lau (Damian Lau), ucciso dai complotti di Kim; San/Ching (Michelle Yeoh) gira per il paese per portare assistenza medica alla popolazione, e si unirà alla resistenza contro la dittatura militare; e la cacciatrice di taglie Chat (Maggie Cheung), con l'aiuto del soldato Tak (Lau Ching Wan), si addentrerà nel deserto alla ricerca di una fonte d'acqua incontaminata. Rispetto al prototipo, la pellicola è assai meno divertente, i toni sono molto più cupi ed oscuri, ma soprattutto la trama è inutilmente complessa, piena di personaggi (fra i quali sosia e doppiogiochisti) e difficile da seguire. Le tre eroine sono quasi sempre divise l'una dall'altra, e la loro presenza passa spesso in secondo piano rispetto ad altre figure (che pure escono rapidamente di scena). L'ambientazione post-apocalittica è alquanto confusa e contraddittoria, mentre a restare impresso è il cattivo interpretato da Anthony Wong, folle e sfigurato. E la parte migliore è il cruento scontro finale (con tanto di arti strappati!).

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