18 aprile 2018

Una vita esagerata (Danny Boyle, 1997)

Una vita esagerata (A Life Less Ordinary)
di Danny Boyle – USA/GB 1997
con Ewan McGregor, Cameron Diaz
**

Rivisto in divx.

In Paradiso (ritratto come una centrale di polizia) c'è preoccupazione per il forte calo di coppie felici sulla Terra: l'arcangelo Gabriele (Dan Hedaya) incarica perciò due agenti, gli angeli Jackson (Delroy Lindo) e O'Reilly (Holly Hunter), di fare di tutto perché due esseri umani si innamorino perdutamente. I prescelti sono Robert (Ewan McGregor), ingenuo ragazzo delle pulizie appena licenziato, e Celine (Cameron Diaz), ricca e viziata figlia di un miliardario (Ian Holm). In rotta con il padre, Celine "aiuta" Robert a farsi rapire per chiedere un riscatto. E durante la forzata convivenza, con qualche aiuto dei due angeli, finiranno effettivamente per innamorarsi... Titolo italiano "vascorossiano" per il terzo film di Boyle e il suo primo fallimento di critica, dopo i due successi iniziali: un pastiche fantastico-avventuroso che arricchisce di momenti surreali una crime story a sfondo romantico. Ma il troppo stroppia: e l'eccesso di ingredienti fa sì che si neutralizzino a vicenda, non favorendo né lo sviluppo della storia né quello dei personaggi. Ne risulta poco più di un confuso divertissement, da non prendere assolutamente sul serio, con i suoi buoni momenti (e una discreta atmosfera) ma senza particolare spessore. I titoli di coda sono in animazione a passo uno. La pellicola segna anche la terza collaborazione consecutiva di Boyle con l'attore Ewan McGregor: ma dopo di questa le strade dei due si divideranno (e torneranno a incrociarsi solo vent'anni dopo, per il sequel di "Trainspotting").

2 commenti:

MikiMoz ha detto...

Io lo ricordo con molto piacere, visto in terza serata, anni e anni fa, su Rete4.
Surreale, un po' grottesco... Dovrei rivederlo oggi per avere una visione più matura: magari anche io noto i difetti che citi :)

Moz-

Christian ha detto...

Secondo me, il film parte anche bene ma poi si perde strada facendo... La parte relativa al rapimento non è molto originale, mentre il contorno fantastico e surreale c'entra poco con tutto il resto. Comunque gradevole, ma un passo indietro rispetto ai due film precedenti di Boyle ("Piccoli omicidi fra amici" e "Trainspotting").